
E' il mio secondo giorno qui, nella terra del Sol Levante, anche se il tempo trascorso dall'inizio della permanenza ancora si conta in ore è già tempo di esprimere le mie prime sensazioni.
Forse questo racconto sarebbe dovuto iniziare un po' prima, magari alla "Parolaccia", magari la sera prima della partenza, invece per motivi ESCLUSIVAMENTE temporali inizierà semplicemente un paio di giorni più tardi.
Tralasciando il volo massacrante, il jetlag (fuso orario) e la proverbiale sinusite/allergia/raffreddore tipici del protagonista della "storia", i primi approcci con la cultura giapponese sono decisamente buoni.
Eviterò di riportare minuziosamente gli avvenimenti perchè risulterebbe un po' soporifero per il lettore e troppo impegnativo per lo scrittore...
La prima cosa che colpisce è l'ESTREMA pulizia di TUTTO, osservazione scontata ma assolutamente doverosa. Qui tutto è pulito, dalle automobili private (gomme comprese) ai pavimenti, dalle facciate dei palazzi ai marciapiedi, dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo insomma. Così come pulite sono le persone, sempre impeccabili (i ragazzi a loro modo in verità), rispettose ed ordinate. Tutto come da programma, così come lo immaginavo.
L'impatto linguistico è forte, la cosa più difficile è capire le velocissime bocche giapponesi. Tuttavia sento che il rapporto migliora molto con la pratica. Sono fondamentalmente fiducioso, forse tre mesi non fanno miracoli ma aiutano DECISAMENTE, ma forse questo potrò dirlo più precisamente più in la, sono passati solo 2 giorni in fondo.
I temi più importanti li tratterò in seguito, ora dovrei dare una pulita alla camera :-(
Tuttavia non posso terminare la mia prima sessione senza le curiosità...
1)La mascherina,
tutti i malati giapponesi indossano la mascherina in pubblico (metro, lavoro, passeggio, ecc) come fosse una cura. Non soffiano mai il naso!!! (come me insomma ihihih)
2)Le scale mobili,
ovviamente come accade in tutto il mondo, ma non in Italia, si formano 2 file: una per chi sta fermo e una per chi ha fretta (fin qui niente di alieno). La cosa spettacolare è che il poggiamani (il nastro nero per intenderci) e le scale VANNO IN CONTEMPORANEA, il poggiamani quindi non va 2 volte più veloce come succede in Italia.