mercoledì 1 aprile 2009


La fantastica vista dal treno che percorre la costa della penisola di Izu (sud ovest rispetto a Tokyo) è splendida. L'Oceano Pacifico è lì, paziente e disposto a farsi fotografare dal primo Gaijin di turno. Con tutta la cautela del caso credo che Izu stia al Giappone come la Costiera Amalfitana all'Italia.


Questa è Itou, l'ultima stazione raggiunta dalla Japan Ralways, per proseguire oltre bisogna usare una linea privata (anch'essa costiera) altrettanto affascinante. Più si arriva in fondo alla penisola e più le possibilità di incontrare stranieri si avvicinano allo zero. Ciò comporta uno stupore della popolazione locale proporzionale ai chilometri percorsi.


Il porto di Shimoda, purtroppo al contrario (le foto fatte dal cellulare ((la macchina si è rotta)) non si ruotano a quanto pare). In questa città il commodoro Perry (USA) aprì per primo le porte del Giappone, chiuso fino ad allora in un forzato e voluto embargo commerciale e culturale. Probabilmente gli abitanti non hanno un buon rapporto con gli stranieri visto che i passanti si giravano come se avessero visto un alieno e dato che al ristorante non mi è stata quasi rivolta parola. Uff!! Comunque Shimoda è grandiosa, la penisola di Izu pure ma gli abitanti locali... MMM... No

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